DECRETO FISCALE sicurezza sul lavoro, arriva la stretta sui controlli
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All’interno del DECRETO FISCALE approvato lo scorso venerdì 15 ottobre 2021 in Governo ha introdotto diverse previsioni in materia di controlli e verifiche sulla regolarità delle imprese in materia di lavoro e di salute e sicurezza sul lavoro, anche in modifica del Testo Unico di Sicurezza sul lavoro (D.Lgs. n.81/2008).
Le novità riguardano la semplificazione dell’attività di vigilanza e ruotano su quattro assi:
- Stretta sulle condizioni in base alle quali scatta la sospensione dell’attività per violazioni in materia di lavoro e sicurezza sul lavoro;
- Aumento delle sanzioni per le imprese non in regola;
- Maggiori competenze, poteri e strumenti all’INL;
- Rafforzamento della banca dati SINP.
Come incentivare e semplificare la vigilanza in materia di salute e sicurezza?
Il Governo intende incentivare e semplificare l’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro intervenendo con maggiore efficacia sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero.
Violazioni sul lavoro e sospensione dell’attività imprenditoriale: quando?
Il Governo modifica le condizioni necessarie per l’adozione del provvedimento cautelare della sospensione dell’attività imprenditoriale interessata dalle violazioni in materia di lavoro.
- Il provvedimento può essere preso in caso di presenza del 10% (e non più 20%) del personale “in nero” sul luogo di lavoro.
- Non è più richiesta alcuna “recidiva” ai fini della adozione del provvedimento che scatterà subito a fronte di gravi violazioni prevenzionistiche.
- L’impresa destinataria del provvedimento, non potrà più contrattare con la pubblica amministrazione per tutto il periodo di sospensione.
Violazione delle norme di sicurezza: quali sanzioni?
Nel caso in cui vengano accertate gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, è prevista la sospensione dell’attività, anche senza la necessità di una reiterazione degli illeciti.
Per poter riprendere l’attività produttiva è necessario
- il ripristino delle regolari condizioni di lavoro;
- il pagamento di una somma aggiuntiva di importo variabile a seconda delle fattispecie di violazione. L’importo è raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto un provvedimento di sospensione.
INL: più controlli e più ispettori
Il Governo ha quindi esteso competenze e strumenti all’INL- Ispettorato Nazionale del Lavoro:
- maggiori competenze di coordinamento negli ambiti della salute e sicurezza del lavoro;
- un aumento dell’organico (nuove 1.024 unità);
- oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/2023 di investimento in tecnologie di per dotare il nuovo personale ispettivo della strumentazione informatica necessaria a svolgere l’attività di vigilanza;
- l’aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro(da 570 a 660 unità dal 1° gennaio 2022).